mercoledì 17 novembre 2010

Perché in Italia si pensa in modo ecologico solo se c'è da guadagnare?

Con l'apertura di questo articolo si vuole inaugurare l'ennesimo blog che vuole lanciare l'ennesima precisa accusa: l'Italia è un paese in coma! Le persone, bombardate fino ad oggi dalla tv con il peggior pensiero consumistico possibile, vedono dedicate solo una piccola parte della programmazione alla cultura dell'ecologia e dell'eco-sostenibilità.
Non ci sono abbastanza parchi, non ci sono servizi, non si incoraggiano i mezzi pubblici, la gente non va in bici, non c'è il wi-fi!
In molti comuni finalmente, si sono organizzati sì per la raccolta differenziata ma solo per la città, non per le campagne, invece non si sa perchè, i centri commerciali, i McDonalds e tante altre catene di fastfood ne sono esenti, infatti, incuranti ancora mischiano ogni cosa per agevolare i clienti, anche quelli che sarebbero ben felici di differenziare.
Molti i messaggi ecologici e sempre rivolti al pubblico, perchè è il pubblico che consuma e crea immondizia e che vuole comprare a basso costo, anche se si tratta di materiali scadenti e non biodegradabili. Mentre chi costruisce i mostri ecologici non ha ne cultura ne regole da seguire, (ancora stiamo pagando il  caro prezzo  per smaltire vecchi edifici fatti con materiali cancerogeni,  mostri con tetti di eternit - fibrocemento con amianto - ), e nonostante i vari tentativi e alcuni cambiamenti, ancora non ci siamo.
Molte campagne della costa Marchigiana hanno incominciato a coprirsi di immense distese di pannelli fotovoltaici, in nome del guadagno e dell'incentivo statale, mossi dalla giusta coscienza ecologica molti proprietari terrieri hanno lasciato via libera all'istallazione selvaggia, senza preoccuparsi dell'impatto ambientale, tanto si produce energia pulita!
Molti palazzi vengono costruiti con alcuni materiali eco compatibili, mentre ancora immense distese di campi e boschi vengono abbattuti per costruire. Un paese l'Italia che ancora ignora la vera essenza dell'eco-sostenibilità,  che potenzia strutture e viabilità per i camion invece di potenziare la rete ferroviaria che ormai è la stessa da 50 anni con la sola aggiunta di treni più moderni che sfrecciano su rotaie decadenti producendo disastri ferroviari. Piccole città da neanche 60 mila abitanti che necessitano addirittura di tangenziali e complanari, per aumentare ancora di più il veicolare di camion e macchine. E ancora, vediamo servizi giornalistici di denuncia su improbabili controlli per la sicurezza e l'inquinamento delle nostre industrie che dilaga senza alcuna regola e che spesso causa disastri ecologici. La maggior parte delle colpe va alla classe dirigente di questo paese a cui non interessa niente dell'ambiente a meno che non porti una fonte di reddito.
Per questo, contribuiremo fornendo notizie su notizie di come altrove, abbiano un pensiero diverso, si impegnino a costruire nel modo giusto, ad investire in iniziative sostenibili, perché l'ambiente è un'affare di tutti, perché se Beppe Grillo scrive libri intitolati: " Prendiamoci il futuro " sottotitolato con " Perché nel Lambro si muore e nel Tamigi sguazzano i delfini? " un motivo ci sarà, o no?

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